27 Febbraio 2010, ore 21.32, Divano
L. e suo fratello seguono con vivo interesse una serie televisiva in onda su Italia1. Durante la pubblicità, Junior (il fratello), domanda incuriosito per quale motivo io e L. facessimo quel gran baccano in cantina durante la notte precedente.
Il mio povero fidanzatino arrossisce, ripercorrendo mentalmente scene di corpi nudi e di tavoli e sedie spazzati via nella passione del momento, ma si riprende con prontezza e risponde che stavamo semplicemente cercando di spaccare una noce di cocco particolarmente tenace.
28 Luglio 2010, ore 13.46, Sala da pranzo
Sediamo al tavolo io, L. e suo fratello Junior, il quale ci prende scherzosamente in giro, dandoci dei conigli e dicendo che potremmo almeno essere più discreti o cercare di inventare scuse più credibili quando ci presentiamo agli appuntamenti in ritardo, coi capelli arruffati e le guance in fiamme. Continuando su questo discorso si enarrano le varie occasioni in cui suo fratello ha capito subito che erano tutte scuse e che le nostre misteriose scomparse non erano certo dettate dal desiderio di giocare a carte in privato.
- La scusa migliore, comunque, rimane quella del cocco! - esclamo io, con sommo entusiasmo.
Junior sbianca. L. si alza dal tavolo urlando un melodrammatico NOOOOOOOOOOOOOO! Completato dalla frase "La scusa reggeva!".
La faccia di Junior è stata impagabile. Credo che se gli avessimo svelato che Babbo Natale non esiste non sarebbe rimasto così scosso.
Ah, questi cocchi tenacissimi...
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Ieri abbiamo preso un cocco e gliel'abbiamo regalato, per scusarci di avergli creato un trauma giovanile non indifferente ;)
RispondiEliminaahahaha! Grandissimi!
RispondiElimina:)