giovedì 26 agosto 2010

Cadere

Non so neanche da dove cominciare...
Da quando sono tornata a casa la vita mi sembra troppo ferma, vuota, inutile.
Passo le mie giornate facendo cose che non mi soddisfano, cercando di trovare la voglia e le energie di un tempo, ma non ci riesco. Mi rendo conto di star sprecando un sacco di occasioni eppure resto sempre ferma, in contemplazione, in attesa di qualcosa che non arriva.
A volte mi sembra di precipitare nel baratro; sento come mi crolla tutto addosso, un'altra volta. Sono disperata. Ho smarrito me stessa... Di nuovo. E mi sento un verme perché Lui si aggrappa a me per non lasciarmi andare. Capisce che sto cadendo e che gli sto sfuggendo di mano, ma anziché allontanarsi, cerca ancora disperatamente di riprendermi, di farmi stare bene, e finisce per cadere con me.
Ci è già passato, quando eravamo soltanto amici, Lui era la mia unica fonte di certezza, quello che mi teneva in vita; ma poi l'avevamo superato, insieme (gran parte merito suo, devo ammettere).
Mi sento irriconoscente, perché Lui è la cosa più bella che ho e lo sto trascinando in mezzo ai miei guai, che non esistono nemmeno, è tutto solo nella mia testa.
Ho cercato di avvertirlo, di allontanarlo, ma ogni mia parola non fa altro che aumentare la sua determinazione a non mollare la presa. Devo stare bene, ma per Lui: non posso lasciarlo toccare il fondo insieme a me.

lunedì 9 agosto 2010

Colpevole

Siamo seduti sul divano, abbracciati; lui mi accarezza i capelli, mi bacia la fronte, le guance, gli occhi. Si avvicina alle mie labbra senza osare sfiorarle. Apro gli occhi e trattengo il respiro, lui si avvicina ancora, accarezzandomi piano le labbra con le sue. Le apre appena e io socchiudo gli occhi, in attesa. Esita un'istante di troppo e la poca coscienza rimasta mi costringe ad allontanarmi.
Per un attimo torno in me e penso a una via di fuga, ma il mio futile tentativo è bloccato dalla sua mano sul collo che mi sposta i capelli, mentre con la punta della lingua mi solletica l'orecchio. Piego la testa di lato, ansimando. Lui continua a scendere tracciando una scia di baci sulla mia gola.
Un gemito mi sfugge dalle labbra e capisco di essere perduta.



Un'ora più tardi sono al telefono con L.

- Mi sembri strana - dice - è successo qualcosa?

Sono incerta su cosa rispondere: confessare e rischiare di perderlo, in nome della sincerità, oppure tacere, facendo finta di nulla.

- Allora? - insiste lui.

Prendo fiato e... Gli dico tutto. Dall'altro lato del telefono, mi risponde solo il silenzio più agghiacciante, seguito dal suono familiare di qualsiasi linea occupata.
Related Posts with Thumbnails