sabato 31 dicembre 2011

2011

Il 2011 è stato l'anno in cui:

  • Sono stata in Inghilterra per la prima volta.
  • Mi sono affezionata a due bambine.
  • Ho fatto le vacanze più belle della mia vita (a Rimini).
  • Sono andata a un festival Hardcore di tre giorni in Belgio... E non mi è piaciuto.
  • Sono stata a Amsterdam.
  • Sono entrata in un coffee shop e ho provato la prima canna che mi ha fatto ridere e vedere le righe storte e ridere delle righe storte.
  • Sono quasi morta.
  • Sono stata in Psichiatria.
  • Ho deciso di cambiare vita.
  • Ho iniziato a fare il Servizio Civile.
  • Ho conosciuto nuovi amici.
  • Ho avuto (e forse ho tuttora) una storia seria con una ragazza.
  • Mi sono data al teatro, scoprendo nuovi lati di me stessa.
  • Ho capito che il tempo guarisce molte ferite. Ma non tutte.
  • Ho capito che non sarò mai sola, perché sono abbastanza forte da ricostruirmi una vita anche quando tutto va storto e non ho più nessuno.
Ripensando a quest'anno e a tutte le cose che sono successe, mi rendo conto che non è giusto dire che questo è l'anno in cui sono quasi morta. No. Il 2011 è stato l'anno in cui...

SONO SOPRAVVISSUTA.

lunedì 28 novembre 2011

Brutte giornate (Mercoledì)

Ci sono giornate in cui sembra che proprio vada tutto male e che non possa che continuare ad andare sempre peggio.

Mattina: Non senti la sveglia, ti alzi tardi, perdi il treno, arrivi in ritardo al lavoro, trovi il capo incazzato e combini un disastro in mezzo alla biblioteca sparpagliando libri ovunque, con conseguente sfuriata del capo incazzato.

Pomeriggio: Pensi che la cosa migliore da fare, a questo punto, sia tirarsi su di morale con un bel pranzetto nel tuo bar preferito e... Chiuso per ferie. Torni in biblioteca, decisa a pranzare nel bar sottostante e scopri con sommo disappunto che è completamente allagato. Ma si può?! Capisci che il destino non vuole farti mangiare e rinunci al pranzo, col risultato di passare il pomeriggio a rimpiangere questa scelta.

Sera: Adesso, sì. Ci siamo! Una serata karaoke con gli altri ragazzi del Servizio Civile. Non c'è nulla che possa andare storto... No?
Hai parlato troppo in fretta. Tirano bidone in massa, per cui ci si ritrova in due, ma non ci lasciamo abbattare! Quando scopri che c'è troppa gente per riuscire a cantare, troppa gente per riuscire a bere e persino troppa gente per riuscire a respirare... Ecco, allora sì, ci lasciamo abbattare.
Dulcis in fundo, incontri tutte le persone che non vorresti incontrare. Tutte insieme appassionatamente.

Stando così le cose, ci sono solo due alternative: o ti spari... O vai da Flurry (rimando la presentazione ufficiale di Flurry a più avanti, perché merita un post tutto suo).

Entri in un locale malfamato, cercandolo, e prima ancora di trovarlo, chissà come, hai già un bicchiere di whisky in mano. Primo di una lunga serie. Tutto il resto è buio.

Per fortuna, per quanto una giornata possa essere di merda si può sempre contare sulla certezza totale e assoluta che, prima o poi, arriverà anche un nuovo giorno...
E se ti svegli con uno come questo a fianco:


Beh... Puoi stare certa che questa sarà sicuramente la tua giornata fortuna.

domenica 27 novembre 2011

23


Un altro anno... E non credo di essere più saggia, più matura o più brava. Forse un po' più felice. E sicuramente più soddisfatta di me stessa (soprattutto dopo mercoledì scorso. A breve vi racconto!)

sabato 26 novembre 2011

Pubblicità occulta

Ultimamente posto pochissimo, quindi, se vi manco, trovate i miei post e quelli della mia collega, relativi all'andamento del nostro anno di servizio civile su Nate per raccontare.

Anche il lavoro ha il suo lato comico, dopotutto :)

mercoledì 23 novembre 2011

I'm happy!

Sono single.
Ho un lavoro che adoro.
Frequento un sacco di gente nuova e piena di entusiasmo.

Erano mesi che non mi sentivo così bene!

venerdì 19 agosto 2011

Amsterdam

Prima di partire

Con gli amici...

- Domani parto per le ferie.
- Dove vai di bello?
- Ad Amsterdam.
- Ah! E quindi vai a farti i cannoni! Brava, furbetta.
- No, veramente vado a vedere il museo di Van Gogh.
- Se, come no.

Con la mamma...

- Vado ad Amsterdam, mamma.
- Oh, che bello! E' un vero peccato che non si possano fare fotografie all'interno del museo di Van Gogh. Poi immagino che vedrete il museo di Rembrandt; ci eravamo stati con tuo papà, qualche anno fa. Un posto stupendo!

Al ritorno

Con gli amici...

- Allora com'è andata?
- Bene, il museo era effettivamente bellissimo.
- Ahahahah. Dai, ora racconta sul serio... Com'è andata?

Con la mamma...

- Com'è andata?
- Bene! Ho visto il quartiere a luci rosse.
- Sì, sì, ma il museo com'era?

domenica 7 agosto 2011

A volte ritornano...

Sei stato importante per me e anche se passassero mille anni, non potrei mai rimuoverti dai miei pensieri.
Sei stato parte della mia vita e quand'è finita, ti sei portato via un pezzo di me.
Grazie a te ho capito che se trovi qualcuno di speciale, che vale davvero la pena di amare, bisogna prendersene cura e non dare mai per scontato il suo affetto.
Mi hai fatto vedere il mondo con occhi diversi.
... E quando mi hai lasciata, mi è parso di morire.

Ho sofferto a lungo, incapace di reagire. Poi, lentamente, ho iniziato a rialzarmi, a scoprire che la vita poteva ancora avere un senso, finché non è giunto un nuovo amore e con esso anche una nuova felicità.
Giorno dopo giorno, ho lavorato per rimuovere la tristezza che avevi lasciato dentro di me, senza dimenticare tutto ciò che mi avevi insegnato.

Ora che sto bene, che la mia vita è andata avanti, torni da me e mi dici di essere ancora innamorato, che nella tua vita non c'è stato posto per nessun'altra da quando hai commesso il terribile errore di lasciarmi. Parli di giorni felici, di comprensione, di amore...
E ancora una volta mi fai soffrire, perché nonostante il tempo, tu resterai sempre una parte di me. Mi sento responsabile per la tua infelicità... E triste, perché non possiamo più tornare indietro.

sabato 2 aprile 2011

Ma non è possibile!

Non importa dove ti trovi. Potresti essere al tavolo del bar con indosso i tuoi abiti migliori; oppure stravaccata davanti tv, con le pantofolone di peluche, un maglione sformato e la crina leonina da appena svegliata; o magari stai portando a spasso il cane - un sanbernardo, per la precisione - e hai la faccia contorta in una smorfia per lo sforzo di tenere saldo il guinzaglio. Non ha importanza, lui sarà lì comunque. Perché non importa cosa stai facendo o dove ti trovi; se ce le hai piccole oppure enormi; se è tutta natura o per gentile concessione del babbo. Quando meno te lo aspetti, c'è sempre il disgraziato di turno che ti fissa le tette!

mercoledì 9 marzo 2011

Ma chi ti capisce?!

Il mio fidanzato negli ultimi tempi sembra a dir poco distante; non mi guarda, non mi tocca, non mi telefona, non mi scrive... Non ci vediamo nemmeno, se non in presenza di terzi. Bello stare con qualcuno così, no?

La settimana scorsa il mio migliore amico, F.,  per il quale nutro un affetto profondo oltre che un'attrazione non indifferente, si è presentato sotto casa mia per un pomeriggio davanti alla PlayStation, come facciamo di solito, mi ha preso la mano e guardandomi negli occhi mi ha chiesto di diventare la sua ragazza. Saremmo compatibili, passi molto più tempo con me che con chiunque altro, ci intendiamo alla grande, abbiamo gli stessi interessi e obiettivi, ci vogliamo bene... Magari non funzionerà e in tal caso ti prometto che torneremo amici come prima; ma se funziona, potrei renderti felice.

Il mio fidanzato è venuto a conoscenza di questo fatto attraverso un simpatico giro di conoscenze chiacchierone che chissà come l'hanno scoperto - mai farsi i cazzi propri, no? - e da allora è cambiato tutto... Telefonate, messaggi, appuntamenti romantici a lume di candela, uscite al cinema. Ieri si è persino presentato sotto casa mia con un enorme mazzo di fiori (i miei preferiti, per di più) e cioccolatini per la festa della donna.

Che dire? Se avessi saputo che bastava trovare un altro uomo che ci prova per riavere le attenzioni del proprio ragazzo l'avrei fatto molto prima... Meno male che ci siamo evoluti!

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