giovedì 9 settembre 2010

Romanticismo

Loro pretendono di essere la coppia perfetta. Stanno insieme da un mese e mezzo e vedendoli le opzioni sono solo due: o li invidi profondamente o ti viene la nausea e tra conati di vomito ti chiedi come sia possibile che non si siano ancora sparati a vicenda. Lui sembra uscito da un film, di quelli melensi in cui tutti sanno già dall'inizio che alla fine lui e lei rimarranno insieme, è una fonte inesauribile di fiori, regalini e romanticissime frasi ad affetto; lei invece sembra la classica ragazzina che guarda i suddetti film e sbava, per cui non fa altro che professare di amarlo tra sospiri.
Onestamente, non invidio il loro rapporto, il loro è un genere di romanticismo che a me personalmente non piace, perché mi sembra eccessivo a tal punto da finire per far diventare tutto fittizio, ma dato che lei è la mia migliore amica, se si trova bene, sono davvero felice per lei.
Ora, qualcuno mi spieghi per quale motivo costoro si siano messi in testa di salvare me ed L.! Nella loro testolina piena di teneri cuoricini non è contemplata l'ipotesi che forse noi due ci troviamo bene così e che è per questo che stiamo insieme da molto più tempo di loro due. Siamo continuamente sotto assedio: lei si presenta nel posto di lavoro di L. dicendogli che dovrebbe prestarmi maggiori attenzioni, che dovrebbe trattarmi meglio e sottoponendolo ad imbarazzanti interrogatori su quante volte mi porti al cinema o a cena fuori, il tutto davanti ai suoi clienti; mentre io vengo perseguitata da sms che mi dicono che è mio diritto pretendere che il mio ragazzo si occupi di me, che dovrei farmi trattare meglio, che mi merito di più.
Ma che me ne faccio io di frasi da bacio perugina? Non ho bisogno di sentirmi dire che sono bella come il sole, come la luna, come la prima stella della notte o un astro qualsiasi, tanto vanno tutti bene per le metafore; preferisco mille volte quel suo semplice "Mi manchi" quando meno me lo aspetto. Non me ne faccio nulla di centinaia di fiori, che appassiscono nel giro di due giorni; quel pony rosa, che può sembrare un regalo così inutile e insignificante, per noi due significava molto di più e ogni volta che lo guardo avverto una stretta al cuore.
Non voglio che Lui cambi, perché, per quanto mi riguarda, è perfetto così com'è.

mercoledì 8 settembre 2010

Le idee della suocera

- Mia madre si è convinta che io ti stia usando, perché mi ha chiesto se ho intenzione di sposarti e io le ho risposto che, almeno per ora, l'idea non mi passa neanche per l'anticamera del cervello.

- Non ti offendere, tesoro, ma tua madre è un po' estremista...

- Ma no, è solo che è una donna all'antica: secondo lei bisognerebbe trovarsi una ragazza, sposarla, fare dei figli - cinque dovrebbe essere il numero giusto - e poi divorziare e chiedere gli alimenti, come ogni famiglia normale, no?

giovedì 2 settembre 2010

Tadàààà!

Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e quei problemi che aleggiavano sulla mia testa come fantasmi dai contorni sfuocati, tutto a un tratto prendono forma. Mi sembra quasi di sentirli urlare un simpatico Tadààààà, mentre si godono lo spettacolo della mia faccia che si deforma in una smorfia grottesca.
Sono nei guai e non so cosa fare. Mi hanno tolto la borsa di studio per l'università, ma era un'eventualità a cui mi ero preparata psicologicamente ed economicamente... Ciò che non avevo previsto era che mi facessero pagare anche le rate dell'anno scorso.
Come faccio? Cosa devo fare? Sono veramente spaventata. I miei genitori già non avrebbero retto il colpo della borsa di studio, per cui mi ero arrangiata per procurarmi i soldi con lavoretti qua e là, ma io non ce la faccio a pagare anche le rate dell'anno scorso, per cui dovrò dirglielo.
Lui mi ha proposto un prestito "Per me non è un problema, io ho un lavoro e quei soldi sono l'equivalente del mio regalo di Natale. Te li presto, tu lavori durante l'anno e me li restituisci un po' alla volta". Ma non posso accettare!
D'altra parte, sono preoccupata anche per Lui. Sono uscita con suo fratello, l'altra sera, e mi ha confessato di essere preoccupato, perché L. non ha più fatto esami nell'ultimo periodo e non ce la fa a stare dietro a tutto. Poveretto, lo capisco: la mattina studia e frequenta le lezioni, il pomeriggio lavora fino a tarda sera, dopodiché, non so con quali energie, trova sempre modo di passarmi a trovare e restare con me almeno un paio d'ore... A volte mi chiedo quando dorma, di preciso.
Comunque gli ho parlato, dopo la chiacchierata con suo fratello, e abbiamo cercato di rivedere i nostri orari, per cercare qualcosa che andasse meglio ad entrambi.

Niente panico, sono certa che ce la faremo!
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