mercoledì 9 giugno 2010

Rendersi conto

Ormai è incinta da due mesi, ma credo che finora nessuna delle due se ne fosse capacitata. Lei lo chiamava "il problema" e nella sua mente non era altro che un errore di percorso a cui avrebbe presto messo rimedio; per me invece era una cosa ipotetica, remota e lontana, come quando ti raccontano di episodi incredibili avvenuti a qualche conoscente e pensi che siano cose che non potranno mai capitare a te... O alla tua migliore amica.
Tuttavia, la nostra smania di negare e dimenticare tutta la faccenda, è messa a dura prova, in questo momento: le piccole protuberanze che un tempo occupavano la parte superiore del suo busto, stanno pian piano diventando un seno degno di questo nome; la pancia sempre piatta, adesso si intuisce vagamente arrotondata, anche se nascosta sotto magliette un po' larghe; l'aperitivo serale è seguito da nausee che la costringono a correre in bagno campando scuse di ogni tipo.
Oggi, notando queste cose, mi sono resa conto per la prima volta che è davvero incinta e le domade nella mia testa sono state infinite. Mi chiedevo se sarò davvero in grado di appoggiare la sua scelta di abortire, se la mia coscienza non si ribellerà a metà strada, se lei non avrà dei rimorsi, quanto tempo le ci vorrà per riprendersi, come farà...
E alla fine un unico pensiero, troppo ingombrante per cacciarlo via: quant'è sola?

Non posso abbandonarla.

2 commenti:

  1. Visto che si sente così sola, potresti consigliarle di scrivere un blog come fai tu.

    RispondiElimina
  2. Si, credo che potrebe aiutarla, lo spero almeno... Glielo suggerirò senz'altro.

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails