sabato 23 gennaio 2010

Il liceo

Ogni anno la nostra vecchia scuola organizza un Open day, durante il quale i ragazzi delle medie possono visitare l'istituto, incontrando i professori, gli studenti, gli ex alunni, per cercare di farsi un'idea complessiva che li aiuti nella loro scelta.
Ai tempi in cui ero una giovane liceale - sono passati solo 2 anni, ma mi sembra davvero una vita - adoravo quella giornata, vedere i futuri studenti era sempre entusiasmante, mi faceva venire in mente com'ero io a quell'età e mi sentivo una persona migliore, per cui ero sincera quando dicevo loro "Questa scuola vi cambierà la vita!".
Questo pomeriggio ho ricevuto una telefonata dal preside: c'era bisogno di ex alunni che parlassero della loro esperienza scolastica e io, naturalmente, ero più che felice di assolvere a questo compito.
Che dire? Mi sono commossa nel rimettere piede tra quelle mura alte e fredde, che un tempo mi spaventavano così tanto. Ho abbracciato con piacere la mia ex insegnante di Latino e Greco, che non vedevo dall'anno scorso. Ho accarezzato le pile di dizionari rossi con la scritta GI di fianco, di cui ho sempre più nostalgia. Ho parlato a gruppi di 14enni impauriti e ai loro borghesissimi genitori di quanto siano importanti per crescere, gli anni delle superiori.
Come ad ogni Open day ho dovuto rispondere alla fatidica domanda "Ma a cosa serve sapere il Latino e il Greco antico, nella vita?". Ma come fare a spiegare a qualcuno che non l'ha vissuto che non importa se il Latino e il Greco non riuscirai mai a tradurli - io non ci sono mai riuscita -, perché quello che conta veramente è che quando sei triste, due anni dopo aver finito il liceo, puoi cercare il tuo ex insegnante di Letteratura e questi per te avrà sempre una parola di conforto? Chi se ne frega se le ore settimanali di Inglese sono troppo poche, se sai che quando hai bisogno di riflettere puoi tornare tra quelle quattro mura e che dal preside fino all'ultima delle bidelle si ricorderanno ancora il tuo nome e ti tratteranno come se fossi quasi una loro figlia? Quella non è una scuola, è una famiglia, anche perché il numero di studenti è piuttosto esiguo.
"Si sente dire in giro che dal punto di vista scolastico nessun istituto offra una preparazione migliore" "Si, ma dal punto di vista umano offre molto, molto di più."

Voglio tornare indietro!

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